Serata di grandi emozioni per Rea e Biondini

di Rino Pastore

La seconda serata dell’edizione invernale del Sannio Music Fest 2024, tenutasi sabato al Teatro Comunale di Benevento, ha visto protagonista il concerto del duo jazz composto dal pianista Danilo Rea e dal fisarmonicista Luciano Biondini dal titolo “Cosa sono le nuvole”.

Danilo Rea è tra i massimi esponenti del piano jazz italiano da oltre un trentennio e Luciano Biondini fisarmonicista umbro con tantissime esperienze anche internazionali.

Lo spettacolo proposto dal duo va in scena da più di un’annata e fa crescere sempre più l’interconnessione del duo,  che serata dopo serata, sviluppano questo tipo di spettacolo con brani noti della pop music italiana per sfociare nella classica improvvisazione jazz, dove la melodia resta il tappeto per un ascolto caldo e sofisticato.

Il titolo dello spettacolo deriva dalla famosa canzone del Modugno nazionale (1968), liriche scritte da Pier Paolo Pasolini, il brano faceva parte della colonna sonora di un film ad episodi  “Capriccio”, ma bisognerebbe cambiare il titolo in “variazioni sul tema” o ancora meglio, parafrasando il titolo del celeberrimo film di Massimo Troisi, “Pensavo fosse amore … invece era un calesse” per le improvvisazioni e la presenza del brano di Pino Daniele “Quando”.

Si parte con Danilo Rea al piano che accenna più volte alla progressione iniziale di “Rimmel” di Francesco De Gregori per sfociare su uno dei temi di Nino Rota e, con l’apporto della fisarmonica di Biondini, si getta a capofitto in “Quizas, quizas, quizas”.

Un quarto d’ora di musica fluida, dove i musicisti, partendo dalla melodia di Gino Paoli per “Che cosa c’è”, si scambiano continuamente il ruolo di accompagnatore con quello di solista per approdare ad un altro classico, questa volta dell’America del nord, “(Somewhere) Over the rainbow” celeberrimo brano della colonna sonora del film “Il mago di Oz”.

Comprendere ad un  certo punto dove sia il focus tra la fisarmonica e il piano diventa impossibile e bisogna solo lasciarsi trasportare, anche ad occhi chiusi,  dalle emozioni che Rea e Biondini regalano.

Poche parole per salutare il pubblico e i due ci trasportano altrove: Danilo Rea inventa nuovamente il riff rock iniziale de “Il tempo di morire” per condurre il pubblico in un altro medley d’impatto ed inimmaginabile. Dal famoso brano di Lucio Battisti, approfittando del tempo ritmico più sostenuto, ci si trova immersi nel groove della “Tammurriata Nera” e sembra che, da un momento all’altro, compaiano sul palco a cantarla Peppe Barra e il James Brown di Blues Brothers. Il medley così dinamico non finisce qui! Si evolve nella “Napule è” di Pino Daniele, il trasporto e l’emozione diventano palpabili.

Il concerto per la sua durata sembrerebbe finito e, invece, i due artisti proseguono in questa miscellanea di brani popolari con provenienze diverse: si decolla dalla “Quando” di Pinuccio e Massimo Troisi per passare al guancia a guancia di “Cheek to cheek”, sfruttatissimo in campo jazz, e si atterra -dopo un altro quarto d’ora di flusso di note ed emozioni- alla  “Tico Tico” brasileira. Inutile sottolineare la tecnica e quante variazioni sul tema possano inventarsi i due, soprattutto nella famosissima cascata di note del brano tropicale, per trasportarci altrove.

Siamo ai saluti finali ed il bis diviene anch’esso sorprendente per la commistione della triste e bellissima “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo con la ironica e ritmata “Boccadirosa” del Faber nazionale (Fabrizio De Andrè).

Il pubblico richiama a gran voce il duo che completa la performance con un ulteriore breve bis.

Un’ora e mezza di emozioni in note e il Sannio Music Fest – Edizione Invernale del 2024 prosegue il 16 marzo, ore 21,15 , nel Teatro Modernissimo di Telese Terme  con il quartetto del pianista Daniele Gorgone, che ha come super ospite la tromba di Flavio Boltro.