Il talento del regista Enrico Torzillo e la nuova generazione artistica del panorama teatrale italiano

Ore 16 di un pomeriggio umido di dicembre, già è festa per le strade della nostra città. Lascio dietro al cancello del Mulino Pacifico di Benevento tutto il traffico delle spese natalizie.

Entrando nella struttura calda e accogliente, ritrovo l’atmosfera tanto amata del teatro: dai pavimenti di cotto alle strutture di legno delle volte è tutto un’altra dimensione, ma mi attrae il fumo e i rumori dietro il tendaggio della sala, dove sono già pronti gli attori.

Mi accoglie con un sorriso il regista dello spettacolo “Fuochi” Enrico Torzillo, che debutterà in prima nazionale stasera, nell’ambito della Stagione teatrale Obiettivo T a cura della Solot, compagnia stabile di Benevento.

Torzillo è stato allievo di Teatro Studio, Scuola di recitazione della città, è diventato professionista del panorama teatrale italiano, laureandosi presso lAccademia Nazionale dArte Drammatica Silvio DAmico” e lavora con grandissimi nomi e produzioni teatrali.

Oggi è la prova generale, siamo solo poche persone che sfiorano quasi la scena per sedersi in una nuvola di silenzio assordante.

L’antro ci accoglie in una fitta nebbia e gli occhi si abituano alla penombra che nasconde tre figure: Clitemnestra, Maria Maddalena e Faone, l’amante della poetessa Saffo (gli attori in scena Paolo Madonna, Maria Grazia Trombino e Vincenzo Palladio). Le tre ombre si muovono, rantolano, si raccontano nel silenzio che matura il suo giudizio.

I volti esplodono di luce nella necessità fisica e morale di verità da confessare. La continua ricerca di loro stessi li porta a scegliere la solitudine, pur essendo così vicini nelle esperienze, i personaggi non riescono mai a condividere davvero il loro amore che li ha portati verso il male, li ha fatti prigionieri del dolore, della morte. In uno spazio infernale le anime disperate portano per mano lo spettatore, avvinghiandolo alle parole, ai gesti, agli sguardi cechi, occhi senza orbite, che trasmettono infelicità e solitudine.

Amore come castigo, punizione, immobilità tra cielo e terra, senza mai raggiungere una fine. Un’agonia di sentimenti che affiorano cruenti e irriverenti, tra mitologia e tradizione giudaico-cristiana, in un luogo non luogo, abisso di eterna pena, dove il dolore non ha tempo.

Il trittico danza nell’infelicità perpetua lasciando stupiti gli spettatori che, quasi in trance, nell’applauso sembrano svegliarsi.

La regia di Torzillo è minuziosa, pulita, equilibrata e nulla è lasciato senza una giusta dinamica, in un movimento che rende l’esigenza scenica evocatoria ma mai forzata, l’espressione dilatata ma mai smodata.

Se volete conoscere il talento della nuova generazione teatrale italiana dovete vedere questo spettacolo: un piccolo gioiello di vocazione artistica. Va sottolineato che gli attori si muovono quasi al buio e indossano lenti a contatto bianche con effetto opaco, non rendendo facile gli spostamenti e la visibilità.

“Fuochi”, liberamente tratto dall’omonimo classico novecentesco di Marguerita Yourcenar, è prodotto dalla Solot, realizzato con il sostegno di Effimera Teatro e dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Repliche: venerdì 15 e sabato 16 dicembre, alle ore 20.30, presso il Mulino Pacifico di via Appio Claudio, 17. I biglietti online, € 12, sono sulla piattaforma TicketOnLine – Azzurro Service – nei punti vendita Azzurro Service autorizzati a Benevento e consultabili attraverso il sito www.azzurroservice.net, presso il botteghino del Mulino Pacifico a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, previa disponibilità.