Buona la prima per il “Sannio Music Fest”. La voce di Noa emoziona e coinvolge la platea del teatro Romano di Benevento

La prima serata a Benevento del Sannio Music Festival 2022 è stata un successo. Splendida cornice, grandissimi artisti e magnifica serata. Il pubblico che non ha partecipato a questo momento speciale ha avuto torto.

Noa e il suo gruppo, in stato di grazia, sono in una versione più minimale ed intima delle precedenti tournée (ci riferiamo a quelle pre-covid). Forse, per il compleanno della cantante! Una lunga successione di emozioni conduce lo spettatore, in una serata umida e senza luna, a vivere un viaggio virtuale ad occhi chiusi, nell’acustica perfetta del Teatro Romano.

La formazione che accompagna la cantante israeliana nel tour del suo trentennale, è ristretta a tre elementi di accompagnamento (Omri Abramov al sax, Gadi Seri alla batteria e il fido Gil Dor alle chitarre) ed è praticamente acustica, se si escludono gli interventi al sassofono digitale ed al basso di Abramov, con l’impegno pregnante della cantante anche alle percussioni.

Noa coinvolge immediatamente con la sua “I don’t Know” di apertura, durante la quale chiede al pubblico di intervenire. Sciorina alcune delle sue creazioni più ritmiche all’inizio della serata, in cui spesso fa intervenire i tre ottimi musicisti in numerose parti solistiche. Il suo sound resta una World Music adulta, popolare (nel vero senso della parola) e non commerciale. La musica si dipana tra i vari linguaggi, spesso sfiorando le atmosfere jazz, sempre con le influenze mediorientali di provenienza, ben presenti nelle sonorità, nelle progressioni e nei vocalizzi.

Dopo la prima mezz’ora, Noa e Gil Dor restano soli sul palco a rappresentare una serie di brani dai due album – da loro prodotti in questi ultimi tre anni –  tra pandemia ed altri brutti accadimenti. In particolare con alcune Sonate di Bach, ri-arrangiate per sola chitarra da Gil Dor e completate con le liriche scritte dalla stessa Noa. Un vero sfoggio di bravura ed emozioni dal vivo.

Tornano, poi, gli altri due musicisti e le atmosfere sono nuovamente più ritmiche. Dopo circa un’ora e un quarto di spettacolo Noa abbandona il palco con l’intera band, per ritornare dopo pochi secondi tutti al centro dello stage. Prima lei e Gil Dor, per tre brani con la sola chitarra, che la cantante dedica alla tradizione napoletana (“ Partono i bastimenti” e “Era di Maggio”. Poi, continua con un estratto da “La Gatta Cenerentola”, che diventa una dichiarazione d’amore a Napoli e all’’Italia, sua patria d’adozione. Noa canta con naturalezza in napoletano, spiegandosi spesso in un perfetto italiano.

Infine, chiude lo spettacolo con una sua invettiva all’umanità, in cui chiede a tutti di impegnarsi sempre per la vita e per la pace, completandola con la frase di rito : “ La vita è sacra, la vita è bella” e, con la formazione al completo, realizza  l’ultimo bis con il celebre brano di Piovani dal film di Benigni. Canzone che ha consegnato Noa ad una definitiva consacrazione mondiale della sua carriera.

Dopo il saluto collettivo al pubblico, la cantante torna sul palco per spegnere le candeline sulla torta, offerta dall’organizzazione, con tutto il pubblico in piedi a cantarle “ Tanti auguri a te”.

Il Sannio Music Fest 22 prosegue: 2 Luglio – Valerio Virzo 4et  S. Agata Dei Goti,  6 Luglio – Nick The Nightfly Feat; Sarah Jane Morris Teatro Romanodi Benevento, 8 Luglio –  Sade Mangiaracina Trio   S. Agata Dei Goti, 10 Luglio- Giovanni Amato4et  Montesarchio, 14 Luglio – Carmen Souza Duo San Salvatore Telesino , 19 Luglio – Ron Carter Foursight 4et  e 21 – luglio Richard Galliano New York Tango Trio Teatro Romano Benevento, 26 Luglio – Lello Petrarca Omaggio A Morricone Montesarchio.

Tra i numerosi appuntamenti spicca l’esibizione di uno dei più grandi bassisti viventi: Ron Carter (supportato dal suo quartetto che era nella formazione di Miles Davis negli anni sessanta), quando realizzò la svolta elettrica epocale nel jazz.

Intanto, godiamoci tutta la musica!

Rino Pastore